Progetto “ 1,2,3…… Sport ” 2023

L’Associazione Genitori Bruno Munari ha finanziato totalmente un progetto, in collaborazione con A.D. Basket Femminile Milano (https://www.basketfemminilemilano.it) per le Classi della Scuola Primaria Bruno Munari.

Obiettivi:

Conoscere meglio se stessi: migliorare progressivamente la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea e la cura della propria persona (star bene).

Comunicare e relazionarsi positivamente con gli altri: essere consapevoli delle opportunità offerte dal gioco e dallo sport per lo svilppo di abilità prosociali (stare insieme).

Acquisire il valore delle regole e l’importanza dell’educazione alla legalità: riconoscere nell’attività motoria e sportiva i valori etici alla base della convivenza civile (star bene insieme).

Conoscere meglio se stessi

Attraverso il movimento si realizza una vastissima gamma di gesti che vanno dalla mimica del volto alla manualità fine, per arrivare alle più svariate performance sportive. Per mezzo del movimento il bambino impara a conoscere se stesso, esplora, conosce, comunica, relaziona, mette in essere il fare. Il saper fare è riuscire a sperimentare il successo delle proprie azioni, il che implica l’acquisizione di abilità motorie. La conquista di abilità motorie è fonte di gratificazione derivante dal piacere di padroneggiare il proprio corpo con gesti funzionali ed efficaci, che consentono al bambino di ampliare progressivamente la propria esperienza arricchendola di stimoli sempre nuovi. Nell’ arco del primo ciclo d’istruzione c’è la necessità e l’urgenza di dare sistematicità e continuità a molteplici e corrette esperienze di movimento, che possano ampliare sempre più il patrimonio motorio del bambino e concorrano a sostenere il suo graduale sviluppo negli aspetti sia morfologici che cognitivi e psico-relazionali. Dal punto di vista dell’educazione e del controllo degli aspetti emotivi della personalità, l’attività motoria e sportiva contribuisce in modo particolarmente significativo alla necessità di modulare e controllare le proprie emozioni, a sperimentare la vittoria e la sconfitta, evitando atteggiamenti di eccessiva esaltazione in un senso o nell’altro. La dimensione corporeo-motoria è senza dubbio l’ambito entro il quale l’insegnante attento saprà cogliere attese e istanze comunicative, nonché la manifestazione di disagi di varia natura che bambini e ragazzi non riescono a razionalizzare e a comunicare con un linguaggio verbale. Una scuola che sa accogliere è una scuola in grado di creare le condizioni ottimali affinché, attraverso le occasioni di gioco motorio, si possano facilitare e promuovere nuove scoperte nel campo del linguaggio cinetico, trasmettendo il piacere di superare sempre nuovi “ostacoli” con determinazione, di imparare ad adottare nuove strategie di movimento, contribuendo a costruire la propria autostima. Lo stare bene con se stessi richiama inoltre l’esigenza che nel curricolo dell’educazione al movimento in ambito scolastico confluiscano esperienze che riconducono a stili di vita corretti e salutari, che comprendono la prevenzione di patologie connesse all’ipocinesia, la valorizzazione delle esperienze motorie e sportive extrascolastiche, i principi essenziali di una corretta condotta alimentare , nonche’ una puntuale informazione riguardante gli effetti sull’organismo umano di sostanze che inducono dipendenza.

Comunicare e relazionarsi positivamente con gli altri

Il progressivo processo di conoscenza e consapevolezza di se stessi incrementa il bisogno di confrontarsi con gli altri e di arricchire la gamma delle possibilità comunicative ed espressive, attraverso i molteplici canali della comunicazione. A questo riguardo, l’attività motoria e sportiva rappresenta un significativo ambito di esperienza all’interno dei percorsi di apprendimento inerenti la capacità di decodificare e di utilizzare i codici della comunicazione verbale e non verbale, che saranno opportunamente sperimentati in svariate situazioni e contesti. In particolare, sarà importante promuovere la continua interconnessione tra i diversi tipi di linguaggio: da quello verbale-orale a quello motorio, da quello motorio a quello grafico-simbolico, da quello musicale a quello mimico-gestuale, ecc., in modo che il bambino sappia cogliere le molteplici possibilità che egli possiede per interagire in modo originale e personale con l’ambiente. Inoltre, il costante passaggio dal vissuto corporeo alla percezione, alla simbolizzazione e infine alla verbalizzazione consente di confermare come il processo che porta alla concettualizzazione implica sempre e inderogabilmente la mediazione offerta dalle esperienze pratico-motorie. Gli itinerari dell’istruzione, che sono finalizzati anche ad una alfabetizzazione motoria e corporeo-cinestesica, sono inscindibilmente intrecciati con quelli della relazione (adulto-bambino e bambini-bambino), la quale fa riferimento all’interazione emotivo-affettiva, alla comunicazione sociale ed ai vissuti valoriali che si generano nella vita della scuola. Quale occasione migliore per l’insegnante di utilizzare la dimensione ludica, il gioco motorio come “reali” palestre di vita in cui l’attività motoria e sportiva fungono da sfondo per il vissuto di valori che svolgono un ruolo primario nei contesti di vita quotidiana: l’autostima, il rispetto per l’altro, il riconoscimento e la valorizzazione della diversità, la solidarietà nel gruppo, l’altruismo, la cooperazione. Si sottolinea la sfida educativa che la diversità pone nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza. Partecipare alle attività motorie e sportive significa condividere con altre persone esperienze che permettono di percepire il proprio essere parte di un gruppo, accrescendo il senso di appartenenza. A sua volta l’essere parte di un gruppo (classe, squadra, ecc.) pone in evidenza gli effetti che ciascuno ha sugli altri, contribuendo ad esaltare il valore della cooperazione e del lavoro di squadra.

Acquisire il valore delle regole e l’importanza dell’educazione alla legalità     

L’attività motoria-sportiva diventa una preziosa occasione per raggiungere obiettivi comuni a tutti coloro che, nel ruolo di educatori, si impegnano nel difficile compito della “formazione del cittadino”.

Le esperienze motorie e sportive in ambito scolastico, proprio perché sono promosse in un ambiente di vita nel quale vengono garantite e tutelate pari opportunità formative a ciascun bambino, hanno il privilegio di stimolare “in situazione di operatività” una riflessione sui concetti base della convivenza. La scuola può affiancare al compito “dell’insegnare ad apprendere” anche quello “dell’insegnare ad essere” in cui ognuno “impara meglio nella relazione con gli altri”. In particolare, proprio la necessità di dotarsi di regole concordate e condivise per “stare al gioco “, porta alla consapevolezza che qualunque esperienza di vita con gli altri presuppone il riconoscimento e il rispetto di norme comuni. Occorre che la scuola sappia trasmettere e far vivere ai ragazzi i principi di una cultura sportiva portatrice di rispetto per sé e per l’avversario, di lealtà, di senso di appartenenza e di responsabilità, di controllo dell’aggressività, di negazione di qualunque forma di violenza.Solo così la “regola” non sarà vissuta come inutile imposizione, da ignorare appena possibile, ma risulterà uno strumento indispensabile sia nel contesto sportivo che in tutti i settori della vita sociale.

Modalità:

Il progetto viene attuato nei mesi da febbraio a maggio 2023 per 10 incontri di un’ora circa a scansione settimanale per ciascuna delle classi coinvolte.

Destinatari:

Tutte le Classi prime, seconde, terze, e quarte della scuola Primaria “B. Munari”, per un totale di 15 classi.

Luogo:

Scuola primaria B. Munari , via Feltre 68 Milano.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *